La foglia del Ginkgo biloba è molto caratteristica: sembra divisa, ma in realtà resta unica perché i due lobi si uniscono dalla parte superiore in prossimità del gambo.
Quest'immagine di divisione ed unità ha Ispirato Goethe che, nel 1815 ha dedicato alla foglia del Ginkgo Biloba una poesia.
Ginkgo Biloba
La foglia di quest’albero, affidato
Al mio giardino dall’Oriente,
Offre a gustare sensi arcani,
Di cui il sapiente si conforta.
È un solo essere vivente
Che in sé medesimo si è scisso?
O sono due che si son scelti
Sicché per uno li conosci?
Io ho ben trovato il giusto senso
Che a tal questione dà risposta:
non senti dunque nei miei canti
come io son uno e son duplice?
Johann Wolfgang won
Goethe
AD 1815
Il Ginkgo Biloba è un albero che si credeva estinto, ma che in realtà
continua ad esistere da ben 200 milioni di anni.
Fu riscoperto in Cina verso la
fine del diciottesimo secolo .
Originario della Cina e del Giappone è l'unico superstite di un genere che contava numerose specie nelle ere passate, come testimoniano numerosi ritrovamenti fossili.
È una specie moderatamente eliofila
(dal greco èlios = sole e philìa = amore )
Centocinquanta milioni di anni fa, nelle terre
oggi chiamate Asia, Europa e America del Nord, si estendevano immense foreste
di Ginkgo abitate
da dinosauri e da altri animali preistorici, poi tutto quel mondo scomparve. Immaginiamo
l’emozione quando, nel 1754, una spedizione botanica scoprì che in Cina delle
piante di Ginkgo biloba erano
sopravvissute a tutte le ere geologiche. Alla notizia gli scienziati andarono in
fibrillazione e i più importanti orti botanici fecero a gara per assicurarsi un
esemplare di questo fossile vivente. L’orto botanico di Parigi pagò la sua
prima pianta ben 40 scudi: doveva essere una bella somma se da allora il Ginkgo è
conosciuto anche col nome di ‘Albero dei 40 scudi’. In Italia fu l’orto
botanico di Padova ad assicurarsi il primo Ginkgo biloba che è tutt’ora vivente e gode di ottima salute.
Non vive più nelle foreste, ma nei giardini e nei parchi.
RispondiEliminaPerò la sua lotta per sopravvivere l'ha vinta alla grande.
Molto bello lo sfondo che si incontra con queste belle foto!
RispondiEliminaCiao Ivana, ci accogli in maniera solare nel tuo blog con questo splendido sfondo e con questa poesia di Goethe che coglie tutta la meravigliosa simbologia delle foglie di questo albero primordiale, che trovano la loro completezza nell'essere unite e divise allo stesso tempo!
RispondiEliminaUn bacio e serena serata!
Ciao Ivana!
RispondiEliminaMa sembra primavera qui…bellissimo tanto quanto la Poesia di Goethe che è tra i miei autori preferiti
Un bacione
wowowowow sono riuscita a postare il commento,ne son felice così'ti posso seguire
RispondiEliminaBuona serata
Grazie di essere passati di qua
RispondiEliminaun abbraccio!
che luminosità questo post, oro fuso!
RispondiEliminaIl ginkgo è la pianta preferita di mia figlia, le farò fare un giro qui da te ;-)
Grazie Patty
RispondiEliminaE' un albero con un "fascino "notevole !
E' stupendo anche in primavera e in estate ma in autunno ne resto sempre ammaliata ,soprattutto se illuminato dal sole .
Un abbracio
Buona sera,
RispondiEliminaQuest'albero non l'avevo mai visto,
bello, maestoso e dal colore intenso,
bello abbinarlo a Kandinsky che amava i colori puri.
Arrivederci, credo che tornerò, se lei permette.
Buona sera Massimo ,
RispondiEliminabenvenuto , certo che può tornare.
Magari ci si può dare del tu ,se non è un problema .
Mi è piaciuta l' osservazione riguardo a Kandinsky,io quando ho scattato le foto ero talmente catturata da quella luce e le calde tonalità di giallo che m'era sfuggito questo particolare.
Arrivederci e Buona domenica.
L'ho visto spesso questo albero meraviglioso e "sopravvissuto", ma mai in autunno.
RispondiEliminaNon sapevo che fosse una tale magia.
Grazie Ivana e buona domenica!
Lara
Inondato dal sole è tutto un luccichio di riflessi dorati , un vero splendore .
RispondiEliminaCiao Lara ,buona settimana
che bel blog, complimenti! e che bello questo Ginko biloba, ma è quello di Padova? sai non l'ho mai visto dal vivo? in primavera sono in zona, passerò sicuramente, grazie! che bello!!! ciao
RispondiEliminaTi ringrazio,
RispondiEliminanon è quello di Padova ma quello di Marostica ,ai giardini pubblici, in primavera è di un bel verde brillante .
Ciao ,un abbraccio