sabato 30 giugno 2012

Simon & Garfunkel - Bridge over troubled water









COME  UN  PONTE  SULLE  ACQUE  AGITATE




Quando sei stanca e ti senti piccola
Quando le lacrime sono nei tuoi occhi,
Io le asciugherò tutte;
Io sono al tuo fianco
Quando i tempi diventano duri
E non riesci a trovare i tuoi amici
Come un ponte sopra acque agitate
Io mi stenderò
Come un ponte sopra acque agitate
Io mi stenderò

Quando sei triste e assente,
Quando ti trovi per strada
Quando la sera scende così duramente
Io ti consolerò,
Io prenderò le tue parti
Quando viene l'oscurità
E il dolore è tutt'attorno,
Io mi stenderò
Come un ponte sopra acque agitate
Io mi stenderò

Naviga, ragazza d'argento, naviga
Il tuo tempo sta iniziando a brillare
Tutti i tuoi sogni sono in viaggio
Guarda come brillano
Se hai bisogno di un amico
Io sto navigando dietro di te
Cullerò la tua mente
Come un ponte sopra acque agitate
Cullerò la tua mente
Come un ponte sopra acque agitate
Cullerò la tua mente



                                                              

                                                             P.SIMON & H.GARFUNKEL


















lunedì 25 giugno 2012

prime gite estive in montagna




Da tempo sognavo di poter fare una passeggiata nel verde
tra alti pini e faggi dalle brillanti foglie ; e finalmente
dopo un certo numero di domeniche con tempo poco favorevole per incamminarci in montagna ecco un paio di fine settimana con sole e cielo azzurro. Così ,subito dopo pranzo ,zainetto in spalla e via!




Dopo solo mezz'ora di macchina siamo già immersi nel verde : aria buona , profumo di resina , raggi di sole che filtrano tra i rami dei pini. Cammino piano, ascoltando il" silenzio del bosco " ridondante di piccoli suoni diversi, il sibilo di un delicato venticello tra le fronde, qualche scricchiolio della corteccia dei tronchi, le allegre sinfonie dl canto degli uccellini,in lontananza lo scampanellio dei campanacci delle mucche al pascolo ,il tutto in una dolce armonia.




Giunti all'uscita del sentiero , in prossimità
della radura ci accolgono in concerto il  frinire  dei grilli e il sonoro gracidare delle rane dello stagno poco distante.
















sabato 16 giugno 2012

Silenzio - Kahlil Gibran







Esiste qualcosa di più grande e più puro
rispetto a ciò che la bocca pronuncia.
Il silenzio illumina l'anima,
sussurra ai cuori e li unisce.
Il silenzio ci porta lontano da noi stessi,
ci fa veleggiare
nel firmamento dello spirito,
ci avvicina al cielo;
ci fa sentire che il corpo
è nulla più che una prigione,
e questo mondo è un luogo d'esilio.


                                                                            ~K. Gibran~










sabato 2 giugno 2012

Osho L' arte di osservare





 






  


Osho é un mistico e Maestro di vita,da molti considerato uno degli uomini che hanno " fatto il ventesimo secolo. Il suo International Meditation Resort di Pune in India, è famoso in tutto il mondo come il centro di meditazione più eclettico e completo.
    

I suoi discorsi, raccolti in 600 libri, di cui 200 tradotti in italiano, continuano a influenzare milioni di persone di tutte le età e di ogni livello sociale e culturale.






Osho nasce l'11 dicembre 1931 nel Madhya Pradesh, in India centrale. Fin dalla più tenera età si pone di fronte all'esistenza come spirito libero, desideroso di sperimentare la vita in prima persona, insofferente a regole e a norme imposte o acquisite ciecamente.
La sua ricerca della verità raggiunge il punto culminante all'età di ventun anni, il 21 marzo 1953. Quel giorno, Osho vive nel proprio essere la più alta vetta di consapevolezza sperimentabile dall'uomo: l'illuminazione. Descritta in Oriente come "l'istante in cui la goccia si fonde nell'oceano, nell'attimo stesso in cui l'oceano si riversa nella goccia", per noi è più facile comprenderla come "la totale rottura e la caduta delle maschere con cui solitamente ci identifichiamo per sopravvivere e attraverso cui viviamo la nostra vita e i rapporti interpersonali perdendo la capacità di metterci in contatto diretto con la realtà dell'esistenza.
  


A tutti noi viene insegnato ad essere colti, non ad essere innocenti o a percepire la meraviglia dell'esistenza; ci vengono insegnati i nomi dei fiori; degli alberi e non come entrare in comunicazione con loro, in sintonia con l'esistenza.

 L'esistenza è un mistero e non è accessibile a coloro che vogliono sempre analizzare, selezionare, ma solo a coloro che sono disposti ad innamorarsene, a danzare con lei.  
                                                                                         Osho




Osho ha spiegato che questo nome con cui vuole essere ricordato deriva da "Oceanico" (pronunciato osheanic, in inglese). Questo termine, coniato dal filosofo inglese William James, è stato usato per indicare l'esperienza del "dissolversi nell'oceano dell'esistenza", comune alle varie forme di esperienza religiosa.
"Ma oceanico descrive solo l'esperienza" ha spiegato. "Come definire colui che fa quell'esperienza della vita? Per definirlo usiamo il termine 'Osho'".